Arturo Tosi Anemoni, 1922 Marieda Boschi Di Stefano La vetrata, 1965 Cristoforo De Amicis Landscape, 1928 La collezione rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana comprendente pitture, sculture e disegni dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni sessanta, selezionate e distribuite secondo un criterio di successione cronologica e qualitativa curato da Maria Teresa Fiorio, ex Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano . Partecipano attivamente e con attenzione alla vita artistica della città , soprattutto da parte di Marieda, non mancano di sostenere economicamente l’operato di giovani promettenti. Divina Milano Tutti i diritti riservati 2020 - Powered by Sofonisba - Privacy Policy - Cookie Policy. Violoncellista Luigi Spazzapan, intorno al 1947 Durante la Prima Guerra Mondiale ricopre l’incarico di dirigibilista e, dopo la laurea, ha una esperienza di due anni nel ramo ferroviario di Budapest. Parola di Maria Fratelli, dirigente dell’Unità Case Museo del Comune di Milano e direttrice della raccolta civica di Casa Boschi Di Stefano, di cui ha curato da poco la nuova guida edita da Skira. Massimo Campigli Healthy Women, 1931 Antonio lavora in Pirelli fino all’età pensionabile. Arturo Tosi Songavazzo, 1925 Mario Sironi Manichino, 1917-1918 Composizione di Roberto Crippa, 1952 Molti critici e collezionisti hanno visitato quello studio e penso che tutti abbiano sentito il fascino del silenzio in quel piccolo cortile, che era il mondo di Morandi. e” San Moisè “(ca. Felice Casorati La donnaccia, 1934 Angelo Del Bon Contadino al lavoro, intorno al 1929 Casa Museo Boschi Di Stefano. Carlo Carrà Case e monti, 1928 Un luogo affascinante con un’atmosfera unica in cui ogni dettaglio è progettato per ricreare lo stile di un’epoca, la Casa Museo Boschi Di Stefano immerge i visitatori in una realtà diversa da qualsiasi altro museo. Hotel vicino a Casa Museo Boschi Di Stefano: (0.17 km) Casa Broggi - Two bedroom apartment next to shopping district (0.12 km) Best Western Hotel City (0.19 km) Hotel Teco (0.19 km) Best Western Plus Hotel Galles (0.18 km) Starhotels Ritz; Vedi tutti gli hotel vicino a Casa Museo Boschi Di Stefano su Tripadvisor Alberto Savinio Algeria preistorica, circa 1933 Attese” (1958-60), che ora si trova nella sala monografica dedicata al grande spazialista. L’amore per l’arte condiviso con sua moglie spingerà Antonio Boschi, nel 1974, a donare le opere raccolte al Comune di Milano. Una volta diede a Marieda due dipinti e le disse:” Dai un nome al tuo prezzo. Italiano: La Casa-Museo Boschi Di Stefano espone, nei locali abitati in vita dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968), una selezione di opere della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974 Gino Severini Natura morta con statua, intorno al 1930 Piero Marussig Still life, 1934 La sala occupa una delle due estremità dell’attuale sala dedicata a Lucio Fontana. Il ventesimo secolo italiano, Piero Marussig Natura morta con tamburello, 1925 Il Museo della Casa Boschi di Stefano è stato inaugurato nel 2003. Una volta l’ho visto sotto una coltre di neve ed è stato più incantevole che mai. Roberto Crippa Spirali, 1953 Composizione aerea di Elena Mezzadra, 1978 Dopo alcuni anni di lavoro a Budapest, è tornato in Italia per occuparsi della produzione e della lavorazione della gomma presso Pirelli. Questa anticamera è ora dedicata alle opere create prima del movimento “Novecento Italiano”. Appassionata di arte in tutte le sue forme,  frequenta regolarmente Musei  ed eventi culturali come possono essere le mostre temporanee, convegni  e avvenimenti specifici. Mi piace: 7315. Alfredo Chighine Brown figura su arancione, 1954 Si trova al secondo piano di un edificio in via Giorgio Jan al numero 15. Piero Giunni Crocifisso, 1947 Arturo Carmassi Canneto, 1956 Scipione La musa rurale, 1929 Una parete monografica de Chirico. Da Manzoni a De … L’ingresso della casa con la scultura di Marieda “La collana” (“La collana”, 1966) tra le porte gemelle che conducono rispettivamente al soggiorno e allo studio di Antonio Boschi. Giorgio Morandi Green landscape, 1940 Aldo Bergolli La vecchia, 1946 Piero Marussig Igea, primi anni ’20 del XX secolo Un percorso culturale tra le stanze dell’appartamento, rese uniche da più di 200 opere di grandi autori come De Chirico, Guttuso, Sironi e moltissimi altri, disposte con estrema cura e competenza all’interno dell’abitazione. La Fondazione Boschi Di Stefano nasce nel 1998 a superamento di una vertenza giudiziaria insorta fra gli eredi Boschi e il Comune di Milano per assicurare l’adempimento, voluto nel testamento dell’Ingegnere Boschi, di ricollocare nella casa, dove aveva vissuto con la moglie, una selezione delle opere della collezione. Silent Life, circa 1931 Mentre ci si sposta attraverso le stanze dell’appartamento al secondo piano nell’importante edificio progettato dall’architetto Piero Portaluppi negli anni ’20, il Museo della Casa rivela il profondo legame tra l’esperienza individuale del collezionismo e la storia della terra alla quale appartiene. Nell’edificio costruito dal padre di Marieda, Francesco, dove si trasferiscono poco dopo il loro matrimonio, raccolgono circa duemila opere tra dipinti, sculture e pezzi di arte antica. In queste sale – un tempo abitate da gli sposi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968) – espongono circa trecento pezzi selezionati dell’intera collezione, donati al Comune di Milano nel 1974. Il loro rapporto con Morandi è un esempio perfetto: “Avendo ottenuto un appuntamento tramite amici, un giorno Marieda andò alla fatidica Via Fondazza a Bologna. Sergio Dangelo Agitation, 1958 Evento Rodolfo Aricò, 1960 Suo padre, scosso dalla prima mostra del movimento Novecento, aveva già avviato una sua collezione e noi ereditammo alcuni dipinti quando morì. Il muro a destra non esiste più. Appassionato di musica e in particolare per il Violino. All’interno della Casa Museo Boschi Di Stefano sono custodite una grande quantità di opere d’arte dal valore inestimabil… Piero Marussig Natura morta, metà degli anni Trenta del XX secolo Aligi Sassu La morte di Cesare (studio), 1938-1939 Sergio Dangelo Paesaggio, 1957 Paula Modersohn Becker Ragazza in abito rosso, intorno al 1906 Hotels near Casa Museo Boschi Di Stefano: (0.17 km) Casa Broggi - Two bedroom apartment next to shopping district (0.12 km) Best Western Hotel City (0.19 km) Hotel Teco (0.19 km) Best Western Plus Hotel Galles (0.18 km) Starhotels Ritz; View all hotels near Casa Museo Boschi Di Stefano on Tripadvisor El apartamento, anteriormente habitado por el esposo y la esposa Antonio Boschi (1896-1988) y Marieda Di Stefano (1901-1968), acoge una exposición de alrededor de trescientas obras, que incluyen pinturas, … Una visita guidata a casa Boschi Di Stefano per gli amanti del bello, dell’arte e… delle storie romantiche! La vetrina e la porta che fungono da sfondo a destra sono state rimosse durante i lavori di conversione come spazio museale. 1 di 1. La grande tela “La Scuola dei gladiatori: il combattimento” domina la sala. Mario Sironi L’uomo e la montagna, 1930 circa In alto a sinistra “I facitori di trofei” (1926-28), in basso a destra “Nudo sulla spiaggia” (“Nudo sulla spiaggia”, 1931 circa), entrambi ancora nel salotto del Museo della Casa. Nel 2008 è stato creato il Circuito delle Case Museo di Milano, un sistema museale cittadino che accomuna quattro antiche dimore appartenenti a famiglie milanesi. Testimonianza unica di come un semplice appartamento sia diventato un “museo abitato”.Un gioiello frutto di un collezionismo intelligente e vivace di due sposi milanesi, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano ,che seppero trasformare l’abitazione in un importante centro artistico del novecento. Costant Permeke Marina, fine degli anni ’40 Tuttavia, la disposizione dei dipinti in una sorta di galleria di immagini, che copre le pareti fino al soffitto, è una fedele rappresentazione di come apparivano le stanze quando la famiglia Boschi viveva ancora lì, come dimostrato da una serie di fotografie scattate di Gabriele Basilico. ), “Vasetto di fiori” (“Vaso di fiori, 1925 ca.) Il 5 febbraio 2003 l’appartamento, abitato in vita dai coniugi Boschi – Di Stefano, viene aperto al pubblico dove , nel percorso delle 11 sale, si può ammirare una ricca e varia selezione di circa trecento delle oltre duemila opere della loro collezione, donate al Comune di Milano nel 1974 da Antonio Boschi. Giorgio Morandi Fiori, 1952 Mario Tozzi Madonna con Bambino, intorno al 1925 Immagine di Mario Bionda Brown, 1962 Marieda Boschi Di Stefano Su tre piani, 1964 - 10:30: Casa Museo Boschi di Stefano, raccontata da Alessandro Mendini; - 13:00: Studio Museo Francesco Messina, raccontato da Giuseppe Chigliotti; - 13:00/18:00: “Studi aperti” (curato dall’Ordine degli Architetti di Milano) Sezione didattica Visitando le Case Museo di Milano, i bambini scoprono quante cose possa raccontare una casa: la storia dei personaggi che hanno … Opera comune nel senso totale: in quello materiale con le implicazioni di decisioni, di applicazione, di sacrifici finanziari e conseguenti rinunce in altri campi; e in quello artistico come concordanze di gusti, di indirizzi, di scelte”. Remo Brindisi La coppia Boschi, 1947 La collezione rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana del Novecento e comprende opere di Umberto Boccioni, Gerardo Dottori, Gino Severini, Felice Casorati, Piero Marussig, Arturo Tosi, Carlo Carrà, Scipione, Mario Mafai, Mario Sironi, Arturo Martini, Giacomo Manzù, Aligi Sassu, Renato Birolli, Renato Paresce, Alberto Savinio, Giorgio de Chirico, Filippo De Pisis, Massimo Campigli, Lucio Fontana, Cesare Peverelli, Rodolfo Aricò, Bepi Romagnoni, Giulio Turcato, Gianni Dova, Alfredo Chighine, Enrico Baj, Piero Manzoni. Un piccolo studio di Casa Boschi Di Stefano, che corrisponde all’attuale Sala Sironi. Oggi troviamo nel Museo della Casa una sala interamente dedicata a lui, che espone una vasta selezione di capolavori. Negli stessi anni Antonio Boschi, alla vigilia della sua morte nel 1987, fece una seconda donazione a favore del comune di Milano, compresi gli acquisti effettuati dopo la morte della moglie Marieda. Virgilio Guidi Paesaggio con villa, 1920 circa Inoltre, i tempi difficili della mia giovinezza durante la prima guerra mondiale, seguiti da due anni di lavoro all’estero a Budapest, mi hanno impedito di concentrarmi sull’arte. La Casa Museo Boschi Di Stefano è un museo nel Comune di Milano che è stato aperto al pubblico dal 2003. Renato Birolli Eldorado, 1935 Franco Francese Testa, 1947 Mercedes Garberi risale agli anni 1929-30 i primi acquisti sistematici di opere da parte dei coniugi Boschi che potevano contare sull’assistenza iniziale di suo suocero, Francesco Di Stefano, che nel 38 ereditò un nucleo sostanziale di opere. Mattia Moreni Frutti, 1947 Attraverso le stanze dell’appartamento al secondo piano del prestigioso edificio progettato dall’architetto Piero Portaluppi negli anni 1920, la Casa Museo rivela al visitatore il profondo legame tra l’esperienza individuale del collezionismo e la storia del territorio a cui appartiene . Piero Marussig La finestra, intorno al 1915 Arturo Martini, Carlo Carrà, Mario Sironi e Lucio Fontana furono frequenti visitatori dell’edificio in Via Jan, mentre la coppia fu molto presto esponente del movimento Corrente, da cui la presenza nella raccolta delle prime opere di Birolli, Cassinari, Paganin e Migneco seguito da Morlotti, Dova, Ajmone, Chighine, Bergolli, Crippa, ecc. Aldo Bergolli Paesaggio, 1958 Anguria Mattia Moreni, 1947 Piero Marussig Ritratto di sua moglie, 1904 Giuseppe Migneco Eufrasia e Polimnia, 1939 “Mantenne la sua parola sulla lettera. C’è una casa davvero piena di meraviglie in via Jan 15: piena zeppa di quadri, sculture e oggetti d’epoca, fu la dimora di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, coniugi e collezionisti!Uniti nell’amore e anche nella passione per l’arte, ci sembrerà quasi di … Nel 1984 nacque il CIMAC (Museo Civico di Arte Contemporanea) che, in attesa di una posizione definitiva, fu collocato al secondo piano del Palazzo Reale. Dal 5 febbraio 2003 a Milano, in via Giorgio Jan al 15, è aperta al pubblico la Casa Museo Boschi Di Stefano, che espone – nei locali abitati in vita dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968) – una selezione di circa trecento opere della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974. Roberto Crippa Spirali, 1952-1953 Filippo De Pisis Interno con bottiglia, 1940 Toti Scialoja Blüthner piccola n. 1, 1960 Piero Marussig Gli amici, intorno al 1918 “La scuola dei gladiatori: il combattimento” (“La scuola dei gladiatori: il combattimento”, 1928) al centro. Il Museo Gianni Dova Ritratto dell’ingegnere Boschi, 1948 Sulla destra è anche visibile la poltrona originale ora in salotto, utilizzata dai fratelli Mendini come modello per disegnare il divano e le poltrone che vediamo davanti alla finestra di prua. Concerto di Arnaldo Badodi, 1940. La mostra, a cura di Maria Teresa Fiorio, ha privilegiato una presentazione cronologica della collezione, più semplice e comprensibile per il pubblico dei visitatori. Nel 2008 è inserita, a pieno titolo, nel circuito delle quattro Case-Museo di Milano, Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni, 12 Metro 1 (rossa) fermata Duomo Tram 1 piazza della Scala Museo Bagatti Valsecchi, Via S.Spirito/Via Gesù , Metro 3 (gialla) fermata Montenapoleone ,Tram 1 (nelle vicinanze)Casa museo Boschi di Stefano, Via G.Jan, 15 , Metro 1 (rossa) fermata Lima Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14, Metro 1 (rossa) fermata Palestro. Fra gli scopi della Fondazione, il promuovere iniziative culturali orientate allo studio e alla diffusione del collezionismo d’arte e al recupero d’archivi storici; la comunicazione e l’organizzazione di manifestazioni, oltre ad un servizio di consulenza per studenti universitari e studiosi. Saranno quattro giorni di incontri, mostre, conversazioni, laboratori con la volontà di “contagiare” la città a partire dagli spazi della Fondazione in Via Lazzaretto 15 e in altri luoghi come la Chiesa di S. Carlo al Lazzaretto, che ospiterà l’opera vincitrice del premio Lydia! Gianni Dova Corsair Fish, 1955 Giubo, noto anche come disco flessibile, è un giunto di trasmissione in dotazione a motori e dispositivi meccanici ancora oggi prodotto e venduto in mezzo mondo. Fino ad oggi, i visitatori della Casa Museo Boschi Di Stefano possono ancora avere un’idea degli eventi che hanno portato alla nascita della collezione. The Casa Museo Boschi Di Stefano is a historic house museum situated in Via Jan where 300 works from the Boschi Di Stefano collection may be viewed. Gianni Dova Il nido, 1956 Giuseppe Ajmone La collina verde, 1947 Mario Sironi Grande composizione, 1947 circa Composizione di Giulio Turcato, 1958 Alfredo Chighine Composition, 1954 “La scuola dei gladiatori: il Combat”, 1928) di Giorgio de Chirico. Il forte senso civico e sociale spingerà Antonio Boschi a provvedere ad una prima donazione al Comune di Milano, che avrà luogo nel 1974 , alla quale ne farà seguito una seconda, attuata alla sua morte nel 1988, comprendente i suoi ultimi acquisti. Casa Boschi Di Stefano: da Skira la guida ragionata. 2019, la Casa Museo Boschi di Stefano, la Casa di Riposo Don … Sull’armadio in legno la scultura di Arturo Martini “La vittoria” (“La vittoria”, 1934) che è ora esposta nella stanza di Sironi. Emilio Vedova Immagine dell’epoca, 1953 Gerardo Dottori The tack, 1931 E’ certamente questo il collante di una coppia innamorata con la comune passione per l’arte. Atanasio Soldati La città, intorno al 1935 Achille Funi Ritratto di bambina, 1921 Renato Birolli Paesaggio urbano, 1931 Mario Mafai Manichino, 1939-1940 Renato Guttuso Il figliol prodigo, intorno al 1935 Toeletta Piero Marussig, intorno al 1925 Marius Ledda Pesci, 1932 Aldo Bergolli Landscape, 1947 Rettangolo rotto, 1958 Enrico Baj Eccitati, pietre e montagne!, Intorno al 1958 Francesco De Rocchi Natura morta con pesce, 1937 Da allora molto è cambiato, ma “La Collana” accoglie ancora oggi i nostri visitatori nello stesso posto. Alberto Salietti La fabbrica di cemento, 1927 Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano, Italia. Ennio Morlotti Fiori, 1939 La collezione Arturo Tosi La cameriera, intorno al 1938 di veicoli e usato per la prima volta nel 1900 modello Alfa Romeo prodotto tra il 1950 e il 1959. Giuseppe Ajmone Ritratto della signora Boschi, 1947-1948 Una straordinaria collezione di arte italiana del Novecento, frutto della passione di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Bruno Cassinari Tappeto sulla sedia, 1939 Tutte situate nel centro di Milano, le quattro Case-Museo sono la testimonianza delle storie personali dei proprietari-abitanti che nel corso degli anni hanno saputo creare ambienti e atmosfere di un passato fastoso composto da arredamenti unici e tipici . Salvatore Scarpitta Il campo greco, 1957 Giorgio de Chirico Still life. La mostra, a cura di Maria Teresa Fiorio, è allestita per presentare cronologicamente le opere, rendendole più accessibili al pubblico. Ambrogio Fumagalli Aperiatur terra, 1960. Mario Sironi Ritratto della figlia, 1925-1926 Arturo Carmassi L’autostrada, 1956 A destra dello specchio, tre piccoli dipinti di Filippo de Pisis: “Fiori” (“Fiori”, 1939 ca. Francesco De Rocchi Ragazzo in rosso, intorno al 1933 Nella casa, un tempo abitata dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968), sono esposte circa trecento opere, una selezione dell’ampia collezione dei coniugi, che ne conta più di duemila. Pio Semeghini Maschere, 1932 Umberto Lilloni Isola di San Giorgio, 1931 Gastone Breddo Il venditore, 1945-1946 Gianni Dova Figura maschile con sigaretta, intorno al 1946 Massimo Campigli La petite reine, 1930 Case della torbiera di Piero Marussig, prima metà degli anni ’30 In un incantevole edificio in stile liberty, in via Jan 15, sono racchiuse più di trecento opere che testimoniano la storia dell’arte Italiana del Novecento, dal primo decennio fino alla fine degli anni Sessanta. Mario Sironi Apparizione, 1930 circa La collezione Boschi Di Stefano comprende circa duemila opere tra dipinti, sculture e grafica. Lucio Fontana era un caro amico di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Della collezione di circa duemila opere, donata al Comune di Milano nel 1974, sono stati selezionati 300 capolavori dalla Fondazione Boschi Di Stefano, che ha scelto anche gli arredi da inserire negli ambienti e curato il ri-allestimento di questo bellissimo esempio di casa-museo, una straordinaria testimonianza della … In alto a destra, appeso al muro, “Le amiche” (“Gli amici”, 1918) di Piero Marussig, che ora è nell’anticamera. Mario Sironi Donna che legge, 1930 circa Achille Funi Cesto di frutta, primi anni Venti del XX secolo Statua e scala di Renato Paresce, 1929 Piero Manzoni Rettangolo, 1958 via Giorgio Jan, 15 . Il corridoio di Casa Boschi Di Stefano preso dal basso verso l’ingresso. Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano. Mauro Reggiani Paesaggio, intorno al 1937 Mario Sironi Paesaggio, 1928 circa Filippo De Pisis L’ufficio postale di Venezia, all’inizio degli anni ’30 Produttori di trofei di Giorgio de Chirico, 1925-1928 Umberto Lilloni L’albero, 1930-1931 La piccola stanza era un tempo lo studio di Antonio Boschi. Vorrebbero sposarsi subito, ma , per evitare i pettegolezzi che a quei tempi un matrimonio improvviso avrebbe suscitato, decidono di sposarsi l’anno dopo, 1927. «Quando ho incontrato Marieda e ho scoperto le somiglianze che ci hanno inconsciamente riuniti, è stato un classico” colpo di grazia “. Ibrahim Kodra Composition, intorno al 1945 Marieda Boschi Di Stefano The path, 1961 Centoquaranta delle opere esposte nel percorso del nascente museo provengono dalla Collezione Boschi Di Stefano. Giulio Turcato Composizione in rosso, 1958 via Giorgio Jan 15, 20129 Milano Chiama +39 02 20240568 [email protected] Come sempre, sei a caccia. Si specializza nello studio della scultura nel settore della ceramica Una carriera artistica di successo che le permette di esporre in molte mostre non solo nazionali. Antonio Boschi e Marieda Di Stefano si sposarono nel 1927. Camera da letto Mario Sironi Il sogno, 1931 circa Piero Marussig Scugnizzo, intorno al 1929 E così doveva continuare. Alfredo Chighine Composition, 1954 Ubaldo Oppi Soggetto religioso, 1929 La compagnia gli offrirà un onore per la sua lunga collaborazione, durata dal 1926 al 1965 ed è costellata di importanti brevetti, come il GIUBO (Giunto Boschi): un giunto costituito da blocchi di gomma disposti a forma di poligono, utile per vibrazioni assorbenti. Casa Museo Boschi Di Stefano può ufficialmente percorrere la strada per la realizzazione del progetto "Il museo che sale". La panca in legno è ancora presente oggi. Angelo Del Bon Barche nella laguna, 1926 Fiorenzo Tomea Frutta, 1932 In queste foto i pavimenti sono quasi completamente coperti da diversi strati di tappeti e tappeti, dipinti e sculture sono collocati quasi ovunque, nessuna traccia della successione cronologica che sarebbe stata seguita nella progettazione dell’attuale itinerario museale. La Casa Museo Boschi Di Stefano es un museo en el Municipio de Milán que ha estado abierto al público desde 2003. Achille Funi Il pescatore, 1927 Tra le case museo più belle di Milano non si può non nominare la Casa Museo Boschi Di Stefano, situata in Via Giorgio Jan, al secondo piano di uno stabile costruito sotto la supervisione dell’importante architetto Piero Portaluppi. Piero Marussig Il lettore, 1935 In basso a destra l’iconica “L’Annunciazione” (“L’Annunciazione”, 1922), di Alberto Savinio, ora visibile nel salotto e simbolo del Museo della Casa. Giubo è l’unione delle prime lettere del nome del prodotto e quelle del cognome dell’ingegnere che lo ha progettato e brevettato : Giunto e Boschi. Ottieni indicazioni per Casa Museo Boschi Di Stefano facilmente dall'app di Moovit o dal sito web. Roberto Crippa Due forme, 1960 Casa-Museo Boschi Di Stefano Nido d’amore pulsante d'arte. La sala da pranzo di Casa Boschi. Amici degli artisti e dei loro sostenitori, partecipano alla vitalità e alla varietà delle proposte della città di Milano, riuscendo a rendere i propri dipinti rappresentativi della cultura artistica italiana. Piero Marussig Figura femminile con scialle, 1927 Nell’angolo in basso a destra “Case e monti” (“Case e montagne”, 1928) di Carlo Carrà. Giorgio de Chirico Peruginesca, 1921 A quel tempo il capoluogo lombardo non poteva ancora vantare un museo dedicato all’arte del Novecento, ma la sua realizzazione era prevista sul nobile piano del Palazzo Reale. La Fondazione ha provveduto alla dotazione d’impianti di sicurezza e al restauro della casa, curato dall’Architetto Cristiana Vannini; nonché all’acquisto di arredi (con la consulenza di Marco Arosio), consonanti con lo stile dell’edificio e con le diverse epoche artistiche ivi riunite. Alfredo Chighine Composition, 1954 Cesare Peverelli Combattimento di insetti, 1955 Mario Sironi La nuvola sulla città, 1929-1930 Marius Ledda Ritratto di Marieda Boschi Di Stefano, 1934 A sinistra dello specchio un’opera in ceramica di Lucio Fontana: “Deposizione” (“Deposizione”, 1955-56). Aldo Bergolli Natura morta con teschio, 1946 Francesco De Rocchi La canzone, intorno al 1933 Composizione di Valentino Vago, 1964 Marieda Di Stefano (Milano 1901-1968) Il padre Francesco è un collezionista di opere d’arte, soprattutto del novecento, e Marieda già in famiglia vive un mondo a lei congeniale. Aligi Sassu Diana e Atteone, 1938-1939 Massimo Campigli Les recluses, 1930 Quando ci siamo sposati nel 1927, Gli artisti Gianni Dova Uccello, 1947 Antonio, nato a Novara nel 1896, si era trasferito a Milano alla fine della guerra per frequentare il Politecnico, dove si era laureato in ingegneria. Cesare Peverelli La madre, 1947 “Scrivimi tra tre mesi e ti farò una promessa.” La promessa è arrivata: “Tra sei mesi , Ti darò un dipinto. Contatti . Maschera Enrico Prampolini Negro, intorno al 1927, Serie di composizione di Ralph Rumney, 1957, Camera 4, Aldo Bergolli Paesaggio rosso-viola, 1955 Giorgio Morandi Landscape, 1940 Casa Boschi di Stefano . Mario Sironi Donna con vanga, 1934 circa Antonio Boschi (Novara 1896-Milano 1988). I dipinti e le sculture attualmente in mostra al Museo della Casa Boschi Di Stefano sono distribuiti in undici sale dedicate al Novecento Italiano, Mario Sironi, il movimento Corrente, Giorgio Morandi, la Scuola di Parigi, Lucio Fontana, i nucleari e gli spazialisti, l’informalismo, e Piero Manzoni. Valentino Vago Due forme, 1960 ”. Costantino Guenzi Immagine verticale n. 1, 1963 Oggi è ancora appeso allo stesso muro. Sul muro ci sono altre opere e “tagli” di Lucio Fontana, tra cui il “Concetto spaziale. Mario Sironi Paesaggio alpestre, 1930 circa Dall’ingresso, svoltando a sinistra, si giunge all’anticamera contenente le opere che precedettero il Novecento italiano col prevalere di Marussig; . Aldo Bergolli Natura morta con teschio, 1946 Giorgio de Chirico La scuola dei gladiatori: la lotta, 1928, Umberto Lilloni La collina, 1930-1931 Carlo Carrà Natura morta con bottiglia e frutta, 1935 Studio di Antonio Boschi Vaso di fiori di Filippo De Pisis, intorno al 1925 Mario Sironi Busto di giovinetto, 1925 circa, Camera 6, The flat is beautifully furnished and has been designed by the architect Piero Portaluppi in the 20's. Tuttavia, l’organizzazione dei dipinti in una galleria di immagini mantiene fede alla distribuzione particolarmente densa che caratterizzava le stanze in cui gli sposi Boschi erano ancora vivi e di cui rimane in una serie di fotografie scattate da Gabriele Basilico. Appeso al muro il “Golgota” del 1956 di Lucio Fontana, ora esposto a Milano al Museo del Novecento. Casa Museo Boschi Di Stefano, Milan Picture: IMG_20180204_173628_277_large.jpg - Check out Tripadvisor members' 51,202 candid photos and videos of Casa Museo Boschi Di Stefano 10 reviews of Casa-Museo Boschi Di Stefano "Its bit hidden in the Via Jan 15 near Piazza Lima because it remained within the 1930s apartment of its former owners, Antonio Boschi and Marieda Di Stefano. La Casa Museo Boschi di Stefano si trova in via Jan 15, a pochi passi da piazza Lima e Corso Buenos Aires. Il Sole 24 Ore- 15-12-2020. Dal punto di vista architettonico, l’edificio che ospita la galleria d’arte si distingue all’esterno per la sua caratteristica struttura ad “angolo”, mentre gli interni – sia nelle aree comuni che negli appartamenti – sono arricchiti, secondo il tipico stile Portaluppi, da grandi finestre e ringhiere eleganti in stile art deco. Filippo De Pisis Fiori, intorno al 1939 Non hanno figli, in compenso hanno 11 gatti, Dopo pochi anni dal matrimonio si trasferiscono al secondo piano nella palazzina di via Giorgio Jan 15, costruita tra il 1929 e il 1931, sotto la supervisione del noto architetto Pietro Portaluppi (detto Piero, progettista anche dell’altra casa del circuito Necchi Campiglio. ore 15 – Casa Chiaravalle, via Sant’Arialdo, 69 Connections Project ore 16 – Casa Museo Boschi Di Stefano, via G. Jan, 15 El Tren Trio ore 17 – Mulino di Chiaravalle, via S. Arialdo, 102 Sgriob ore 18 – Cinema Teatro Nuovo, viale dei Mille, 39 – Varese Redi Hasa & Rocco Nigro Piero Marussig Il giardino, 1914 Tra le sue volontà testamentarie era già previsto che l’appartamento di via Jan, dove lui e Marieda avevano vissuto, fosse aperto al pubblico come casa-museo compresa la presenza di una folta selezione delle opere raccolte da entrambi. Un architetto urbanista, storico dell’architettura e accademico italiano . Mario Blonde Marine element, 1962 Un sacco di pittura anche in camera da letto. L’edificio fu costruito tra il 1929 e il 1931 sotto la supervisione dell’architetto Piero Portaluppi – ex designer di Villa Necchi Campiglio – dalla società Di Stefano e Radici: Francesco Di Stefano era il padre del destinatario dell’alloggio, Marieda Di Stefano ( 1901-1968). Valentino Vago Rettangoli, 1961 Non solo, ma aveva stretto un accordo con Morandi di cui Kissinger sarebbe stato orgoglioso! La Casa-museo Boschi Di Stefano è una dimora storica di Milano. Accanto alla finestra la scultura “Prometeo” (“Prometeo”, 1956) di Roberto Crippa. Palazzo Ducale Filippo De Pisis, inizi degli anni ’30 Lucio Fontana. Il corridoio incorniciato dal basso verso l’ingresso. Mario Sironi La cucitrice, 1928 Bepi Romagnoni Uomo che parla, 1958 Mario Sironi Contadino, 1936 circa The Informal e Manzoni. Antonio Boschi e Marieda Di Stefano Mario Sironi Figura femminile, 1929 circa Dal febbraio 2003 la dimora storica è stata aperta al pubblico e dall’ottobre 2008 fa parte del circuito del “Case museo di Milano”: una selezione di oltre duecento opere pittoriche della collezione che, insieme alla casa , apparteneva a Di Stefano e al marito Antonio Boschi (1896 – 1987), che trasformarono la casa in un museo abitato. Dal 16 maggio 2009 la Casa-museo può essere visitata completamente gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 grazie alla presenza dei Volontari per il patrimonio culturale lombardo del Touring Club italiano che, con la loro presenza, consentono apertura di questo e di altri siti di Milano. Un altro colpo dello stesso studio. Word Cloud. Enrico Baj Paesaggio atomizzato, 1957 Giovane ingegnere alla Pirelli dove svolgerà una brillante carriera con numerosi e importanti brevetti come il GiuBo (Giunto Boschi).

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