Accessibility Help. Un genocidio ‘democratico’ ? Sep 27, 2015 - Truppe Alleate entrano in #Centuripe Sicilia #Agosto1943 (…). 1944. Disposizione data da Hitler nel 1942 “ Gli slavi son tenuti a lavorare per noi. https://www.lanuovapadania.it/cultura/quelle-23mila-vittime-civili-sacrificate-in-una-strage-democratica/, Copyright © 2002 - 2020 Centro Studi Giuseppe Federici, Informativa sul trattamento dei dati personali, Novità libraria: Catechesi cattolica del matrimonio, I cristiani siriani vittime delle sanzioni Usa, La libertà di culto nelle prossime festività natalizie, Una nuova violazione dei diritti dei cattolici nella Grotta del Presepio in Betlem (1932), Editoriale di “Opportune Importune” n. 38. Fu compiuta in Italia dopo la Liberazione dalle truppe ‘alleate’ che pretendevano di donare al nostro Paese libertà, benessere e sicurezza. Campagna alleata in Italia durante la seconda guerra mondiale. Grátis: Treinador de vocábulos, tabelas de conjugação, pronúncia. File; File history; File usage on Commons; Metadata; Size of this preview: 800 × 533 pixels. Un’infame “strage ‘democratica’”, nascosta ed occultata.Fu compiuta in Italia dopo la Liberazione dalle truppe ‘alleate’ che pretendevano di donare al nostro Paese libertà, benessere e sicurezza.Quando la loro occupazione militare cessò ufficialmente nell’estate del 1947 risultò che ben 23.265 civili italiani avevano dovuto soccombere ad una violenza di massa provocata proprio dalle truppe ‘liberatrici’.Questa tragedia iniziò subito dopo l’8 settembre quando venne firmato l’armistizio con gli anglo-americani ed il governo del generale Badoglio dovette accettare per il regno di Vittorio Emanuele III una forte limitazione di poteri. Aiuto; Ricordami? Voleva irrompere tra le linee alleatesulle colline dell'Ardenne e dirigersi ad Anversa. Va tenuto presente che queste cifre non comprendevano le vittime civili italiane della Venezia Giulia, gli ‘infoibati’ ed i deportati in Jugoslavia dalle truppe di Tito, i nuclei famigliari che avevano perduto ogni avere, migliaia di popolani costretti all’esodo solo formalmente volontario dall’Istria. From Wikimedia Commons, the free media repository. Sep 27, 2015 - Entrata delle Truppe alleate in Roma Via Appia nei pressi di Porta San Giovanni 5 #Giugno1944 Sections of this page. Nel gennaio del 1944 avvennero 5 casi, nel febbraio 2, nel marzo 3, ad aprile 9, fino ad From Wikimedia Commons, the free media repository. World War II 70th Anniversary24-25 aprile le truppe alleate entrano a FerraraLa Liberazione Dal 9 aprile al 2 maggio 1945, data della resa in Italia, le perdite dei tedeschi e dei fascisti, tra morti, feriti e dispersi, furono di 70.000 uomini, quelle alleate di 16.700. I militari inglesi “bianchi” si resero responsabili di 73 omicidi, 263 ferimenti, 504 aggressioni, risse e violenze, 473 furti e rapine, 713 incidenti automobilistici con morti, 1399 incidenti automobilistici con feriti, 8 violenze carnali consumate e 22 violenze carnali tentate. Il modello coloniale britannico dell’amministrazione indiretta veniva applicato all’Italia”.Secondo attendibili cifre ufficiali (mai divulgate), nel periodo fra l’8 settembre 1943 ed il 30 giugno 1947 le truppe alleate in Italia furono responsabili di ben 23.265 incidenti e crimini contro civili innocenti, donne, pacifici popolani, anziani, bambini e forze dell’ordine italiane. Ricordiamo ai nuovi lettori che gli articoli che segnaliamo non rappresentano l’adesione del Centro Studi “Giuseppe Federici” a tutte le tesi sostenute dagli autori degli articoli o alla linea politica o religiosa degli organi d’informazione consultati. Mil ler, The United States and Italy, 1940-1950, Chapel Hill, The University of … La regione al primo posto per furti e rapine era stata la Toscana con 3.443 casi sui 7.699 accertati (il 44,72 per cento) ed era quella in cui s’erano maggiormente verificati incidenti e crimini con 6.214 casi su 23.265 accertati in tutt’Italia, con una percentuale del 26,70 per cento. Ricordiamo ai nuovi lettori che gli articoli che segnaliamo non rappresentano l’adesione del Centro Studi “Giuseppe Federici” a tutte le tesi sostenute dagli autori degli articoli o alla linea politica o religiosa degli organi d’informazione consultati. Durata: 5 min 37 sec. DESCRIZIONE. Le violenze carnali consumate erano avvenute principalmente nel Lazio con 818 casi su 1.159 accertati (ben il 70,70 per cento) mentre quelle soltanto tentate prevalevano in Toscana con 100 casi su 291 accertati (il 34,4 per cento). Tutto questo mentre nelle regioni ‘liberate’ la popolazione era in balìa d’una vera e propria ‘guerra ai civili’ scatenata da truppe d’occupazione largamente e colpevolmente incontrollate. Dopo la pausa estiva riprendiamo l’invio di comunicati relativi ad articoli e notizie pubblicate su diversi organi di stampa. Una relazione riservata della “Direzione Generale della Sanità Pubblica” dell’autunno del 1944 denunciava il dramma di “circa 1100 donne della provincia di Frosinone e 2000 della provincia di Littoria, che a seguito delle violenze carnali subìte dai marocchini (erano) state contagiate da affezioni veneree oltre ad essere state rese per la maggior parte in stato interessante”. Gli Alleati della seconda guerra mondiale (spesso semplicemente Alleati) furono tutti i Paesi che si coalizzarono contro le potenze dell'Asse durante la seconda guerra mondiale.. Posted by altaterradilavoro on Set 9, 2020. Nella sua ricostruzione il comandante delle truppe coloniali francesi avrebbe confessato il reale motivo delle violenze: una vendetta dei francesi nei confronti dell’Italia. Militari ‘alleati’ di nazionalità non identificata si resero responsabili di 111 omicidi, 477 ferimenti, 463 aggressioni, risse e violenze, 1926 furti e rapine, 1198 incidenti automobilistici con morti, 2366 incidenti automobilistici con feriti, 32 violenze carnali consumate e 53 violenze carnali tentate. L’Italia sconfitta venne trattata malissimo dai vincitori che cercarono apertamente d’influenzare la vita politica trattando spesso e volentieri la popolazione civile alla stregua di subalterni da tenere sotto stretta custodia. or. (…)Padroni assoluti del territorio, certi dell’immunità e dell’impunità, i militari americani “bianchi” si resero responsabili di 113 omicidi, 379 ferimenti, 513 aggressioni, risse e violenze, 628 furti e rapine, 537 incidenti automobilistici con morti, 1132 incidenti automobilistici con feriti, 17 violenze carnali consumate e 30 violenze carnali tentate.I militari americani “di colore” si resero responsabili di 40 omicidi, 152 ferimenti, 122 aggressioni, risse e violenze, 135 furti e rapine, 112 incidenti automobilistici con morti, 195 incidenti automobilistici con feriti, 18 violenze carnali consumate e 27 violenze carnali tentate.I militari inglesi “bianchi” si resero responsabili di 73 omicidi, 263 ferimenti, 504 aggressioni, risse e violenze, 473 furti e rapine, 713 incidenti automobilistici con morti, 1399 incidenti automobilistici con feriti, 8 violenze carnali consumate e 22 violenze carnali tentate.I militari inglesi “di colore” si resero responsabili di 5 omicidi, 36 ferimenti, 39 aggressioni, risse e violenze, 65 furti e rapine, 63 incidenti automobilistici con morti, 120 incidenti automobilistici con feriti, 10 violenze carnali consumate e 9 violenze carnali tentate.I militari francesi “bianchi” si resero responsabili di 19 omicidi, 91 ferimenti, 79 aggressioni, risse e violenze, 140 furti e rapine, 53 incidenti automobilistici con morti, 40 incidenti automobilistici con feriti, 6 violenze carnali consumate e 5 violenze carnali tentate.I militari francesi “di colore” si resero responsabili di 125 omicidi, 9 ferimenti, 85 aggressioni, risse e violenze, 3932 furti e rapine, 4 incidenti automobilistici con morti, 1 incidente automobilistico con feriti, almeno 1935 violenze carnali consumate ed 82 violenze carnali tentate.I militari brasiliani si resero responsabili di 3 omicidi, 19 ferimenti, 13 aggressioni, risse e violenze, 3 furti e rapine, 8 incidenti automobilistici con morti, 41 incidenti automobilistici con feriti, 1 violenza carnale consumata e 3 violenze carnali tentate.I militari indiani si resero responsabili di 17 omicidi, 29 ferimenti, 50 aggressioni, risse e violenze, 38 furti e rapine, 40 incidenti automobilistici con morti, 91 incidenti automobilistici con feriti, 12 violenze carnali consumate e 26 violenze carnali tentate.I militari canadesi si resero responsabili di 9 omicidi, 25 ferimenti, 79 aggressioni, risse e violenze, 110 furti e rapine, 27 incidenti automobilistici con morti, 73 incidenti automobilistici con feriti, 6 violenze carnali consumate e 6 violenze carnali tentate.I militari polacchi si resero responsabili di 55 omicidi, 293 ferimenti, 375 aggressioni, risse e violenze, 182 furti e rapine, 282 incidenti automobilistici con morti, 664 incidenti automobilistici con feriti, 1 violenza carnale consumata ed 11 violenze carnali tentate.I militari greci si resero responsabili di 10 omicidi, 37 ferimenti, 46 aggressioni, risse e violenze, 46 furti e rapine, 3 incidenti automobilistici con morti, 11 incidenti automobilistici con feriti, 13 violenze carnali consumate e 17 violenze carnali tentate.I militari jugoslavi sparsi nella penisola si resero responsabili di 9 omicidi, 31 ferimenti, 22 aggressioni, risse e violenze, 21 furti e rapine, 3 incidenti automobilistici con morti, 5 incidenti automobilistici con feriti.Militari ‘alleati’ di nazionalità non identificata si resero responsabili di 111 omicidi, 477 ferimenti, 463 aggressioni, risse e violenze, 1926 furti e rapine, 1198 incidenti automobilistici con morti, 2366 incidenti automobilistici con feriti, 32 violenze carnali consumate e 53 violenze carnali tentate.Il dato più impressionante e comunque largamente parziale è quello relativo alle violenze carnali tentate o consumate dalle truppe di colore francesi (quasi tutte composte da marocchini e senegalesi) che violentarono donne indifese un po’ dappertutto.Una relazione riservata della “Direzione Generale della Sanità Pubblica” dell’autunno del 1944 denunciava il dramma di “circa 1100 donne della provincia di Frosinone e 2000 della provincia di Littoria, che a seguito delle violenze carnali subìte dai marocchini (erano) state contagiate da affezioni veneree oltre ad essere state rese per la maggior parte in stato interessante”.Con molta probabilità le autorità italiane sottostimarono questo terribile dramma umano e sociale perché molte poverette non ebbero il coraggio di denunciare l’oltraggio subìto.Nell’autunno del 1947 il “Segretariato Generale dell’Esercito Italiano” redasse una statistica dettagliata degli incidenti e crimini commessi dalle truppe alleate contro civili italiani per l’intero periodo compreso fra l’8 settembre 1943 ed il 30 agosto 1947.Oltre all’indicazione della nazionalità dei colpevoli vennero registrati altri dati di fatto, decisamente interessanti.La regione al primo posto per furti e rapine era stata la Toscana con 3.443 casi sui 7.699 accertati (il 44,72 per cento) ed era quella in cui s’erano maggiormente verificati incidenti e crimini con 6.214 casi su 23.265 accertati in tutt’Italia, con una percentuale del 26,70 per cento.Presi in considerazione secondo la specie, incidenti e crimini risultavano così ripartiti territorialmente: gli omicidi prevalevano in Campania (171 casi su 589, il 29,03 per cento); i ferimenti nella stessa regione ( 574 casi su 1956, il 29,34 per cento) così come le aggressioni, le risse e le violenze (818 casi su 2.390, il 34, 2 per cento).Il maggior numero di incidenti automobilistici mortali s’erano registrati in Campania (644 casi su 3.043, il 21, 16 per cento) mentre gli incidenti automobilistici solo con dei feriti erano avvenuti in Toscana con 1231 casi su 6.138 (il 20,05 per cento).Le violenze carnali consumate erano avvenute principalmente nel Lazio con 818 casi su 1.159 accertati (ben il 70,70 per cento) mentre quelle soltanto tentate prevalevano in Toscana con 100 casi su 291 accertati (il 34,4 per cento).Considerando l’intero lasso di tempo fra l’8 settembre 1943 ed il 30 agosto 1947 risulta che mediamente ogni giorno erano stati abusati dai militari alleati 17 civili italiani d’ogni età assolutamente incolpevoli.Non sappiamo se e quando i responsabili di questi ‘incidenti’ vennero chiamati a rispondere in qualche modo dei crimini compiuti.Va tenuto presente che queste cifre non comprendevano le vittime civili italiane della Venezia Giulia, gli ‘infoibati’ ed i deportati in Jugoslavia dalle truppe di Tito, i nuclei famigliari che avevano perduto ogni avere, migliaia di popolani costretti all’esodo solo formalmente volontario dall’Istria.Escludendo quella diaspora di massa che é e resta un fenomeno di proporzioni bibliche straordinarie, si può constatare che la violenza ‘titoista’ risulta equilibrata con quella esercitata dai nazisti sotto Salò e dagli alleati ‘democratici’ nel Rregno del Sud perché nel dopoguerra da parte dei vigili del fuoco “furono esaminate 71 fosse e voragini nel Friuli, nel Goriziano e sul Carso triestino, 32 delle quali risultarono vuote; dalle altre furono recuperati i resti di 464 persone, 217 civili e 247 militari tedeschi e italiani”, altri cinquecento nella sola cavità di Basovizza mentre secondo l’“Istituto Centrale di Statistica” fra l’inizio del secondo conflitto mondiale e la fine del 1945 “la Provincia di Trieste aveva registrato 4147 perdite tra caduti e dispersi, militari e civili”.Tutto questo mentre nelle regioni ‘liberate’ la popolazione era in balìa d’una vera e propria ‘guerra ai civili’ scatenata da truppe d’occupazione largamente e colpevolmente incontrollate.Insomma, i nazisti uccisero quasi sempre per rappresaglie legate alle contingenze belliche; gli jugoslavi colpirono nel post-liberazione soprattutto le élites sociali potenzialmente ostili ad un futuro assetto ‘socialista’ delle terre occupate ma le forze armate delle potenze occidentali non furono da meno perché a guerra ormai finita s’accanirono contro migliaia d’incolpevoli italiani, obbedendo puramente e semplicemente alla logica del peggior colonialismo.Quelli dei tedeschi hitleriani furono imperdonabili crimini di guerra e non è minore l’orrore provocato dai seguaci di Tito che si macchiarono di atroci delitti spinti dal fanatismo ideologico e dall’odio etnico anti-italiano (cresciuto anche per colpa della forsennata ‘snazionalizzazione’ antislava dei fascisti).Certamente le colpe non si compensano ma per amore di verità vanno messi sullo stesso piano delinquenziale anche quei soldati alleati che si comportarono da veri e propri malviventi contro i civili.E furono davvero tanti.L’Italia dominata dalle truppe ‘democratiche’ fu perciò vittima d’un genocidio strisciante che causò lutti, dolori e lasciò aperte profonde ferite fra la povera gente inerme ed innocente, esattamente come i massacri di Katin dei sovietici, le foibe jugoslave e la ‘pulizia etnica’ anti-italiana in Istria, i bombardamenti anglo-americani di Dresda e le bombe atomiche statunitensi di Hiroshima e Nagasaki.Quelli degli alleati in Italia furono tutti crimini orrendi contro l’umanità rimasti però, a differenza di quelli nazisti, totalmente impuniti.Di recente sono state effettuate ampie ricerche persino sul delitto politico del post-Liberazione contro fascisti o presunti tali quando, secondo dati ufficiali, largamente errati per difetto, “il numero delle persone uccise, perchè politicamente compromesse è di n. 8197 mentre 1167 sono state, per lo stesso motivo, prelevate e presumibilmente soppresse.Dimenticate o minimizzate restano invece le stragi d’innocenti causate dai bombardamenti alleati che secondo l’“Istituto Centrale di Statistica” uccisero in tutt’Italia 59.796 civili e 4.558 militari nel periodo compreso fra la dichiarazione di guerra alla Francia ed il 25 aprile 1945.Davvero per la vittoria delle forze alleate era inevitabile questa mattanza di povera gente incolpevole ?Lo storico Giorgio Boncina nel suo prezioso libro sui bombardamenti alleati si è chiesto: “Se le città erano importanti per i loro obiettivi industriali e militari, come mai le bombe così spesso caddero sulle case, le scuole, gli ospedali le chiese, le opere d’arte ? L’Asse segna comunque le prime difficoltà: i tedeschi perdono terreno sul fronte orientale, dove l’Urss recuperò fino a Charkov, mentre in Africa devono capitolare agli anglo-americani. Quando la loro occupazione militare cessò ufficialmente nell’estate del 1947 risultò che ben 23.265 civili italiani avevano dovuto soccombere ad una violenza di massa provocata proprio dalle truppe ‘liberatrici’. presidiare il Nord per evitare che eventuali sbarchi alleati nel Nord Italia colpissero alle spalle le truppe dislocate al Sud. Presi in considerazione secondo la specie, incidenti e crimini risultavano così ripartiti territorialmente: gli omicidi prevalevano in Campania (171 casi su 589, il 29,03 per cento); i ferimenti nella stessa regione ( 574 casi su 1956, il 29,34 per cento) così come le aggressioni, le risse e le violenze (818 casi su 2.390, il 34, 2 per cento). Nel 1943 l’Italia è interamente occupata dalla Germania nazista. by FERRARI R. - COVID-19 Update .

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